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  • Prodotti Biologici
  • Produzione degustazione
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Agriturismo Villa San Giò

Collevecchio | Rieti | LAZIO

Via di San Prospero n° 1   02042  Collevecchio  (Rieti)

ColazioneColazione Mezza pensioneMezza pensione PiscinaPiscina Animali AmmessiAnimali Ammessi Prodotti tipiciProdotti tipici Produzione Degustazione vino e olioProduzione e degustazione Centro BenessereCentro Benessere Parco giochiParco giochi Diversamente AbiliDiversamente Abili CicloturismoCicloturismo

Il Centro Agrituristico Villa San Giò, nel cuore della Sabina Tiberina, a soli 45 minuti da Roma, è una Villa del 1600 che conserva intatto il fascino antico.
Immersa nel verde di un grande parco-giardino popolato da antiche querce, cipressi, tassi e un leccio plurisecolare si offre in un profumato abbraccio a chi desidera meditare, immergergersi nel verde o, semplicemente riposare.
L'antica Cappella dedicata a S.Giovanni, dà il nome alla collina e a tutto il complesso agrituristico.

Video

Servizi in Agriturismo Villa San Giò

Benessere: Idromassaggio, Massaggi, Sauna

Servizi Interni: Televisione uso comune, Aria condizionata, Pulizie finali , Pulizie giornaliere

Corsi: Corsi di Cucina, Corsi di Yoga

Eventi: Meeting, Cerimonie

Bambini: Baby Sitting

Servizi esterni: Barbecue, Parcheggio, Parco

Esperienze: Cicloturismo

Il Gazebo, sotto il Leccio plurisecolare e le Terrazze con lo splendido scenario sopra la piscina, ospitano feste e banchetti.
Il Centro Benessere è disponibile in tutte le stagioni.
Il vino, l’olio, la frutta e gli ortaggi sono i prodotti che i proprietari Augusto e Mariagrazia, mettono a disposizione degli ospiti accolti nei sei appartamenti che si affacciano tutti sul giardino e arredati con mobilio d’epoca.
I Santuari francescani e i numerosi palazzi, castelli e torri medievali presenti nei dintorni, si possono visitare nell’arco di una giornata, in itinerari a piedi, a cavallo o in macchina.

Servizi disponibili stabilmente

Degustazione Prodotti Tipici: vino, olio, confetture, formaggi.
Antico forno, Barbecue, Piscina panoramica, appartamento per diversamente abili.
Sala incontri fornita di caminetto, angolo lettura,TV, DvD, minilavanderia, stireria.
Parcheggio, Parco-giardino, animali ammessi. Una scuola di equitazione è nelle vicinanze e offre guide e cavalli per passeggiate. Centro Benessere aperto in tutte le stagioni.

Servizi forniti a richiesta
Catering per pranzi o cene di gruppo
Corsi di Cucina, Yoga, massaggi metodo Ayurveda, Reiki personalizzati.

La sala Gioia con la mini lavanderia, il Gazebo sotto il pluricentenario Leccio, il forno, il barbecue e la piscina panoramica sono a disposizione di tutti gli ospiti di Villa San Giò.
Ogni ospite all'arrivo trova nel proprio appartamento la prima colazione e assaggi di prodotti tipici locali: vino, olio, miele, marmellate, formaggi, frutta.
Dove Siamo
COLLEVECCHIO
Il primo nucleo abitato di Collevecchio probabilmente si chiamava Colle o Castel Muziano o Mozzano. Secondo le ipotesi più documentate il borgo con il nome attuale, è sorto intorno al XIII secolo come testimonia il Breve di Innocenzo IV del 1253, che accordava agli abitanti di Mozzano di trasferirsi "ad Castrum Colavetus nuncupatur". Inizialmente sotto la protezione dello Stato Pontificio, passò in seguito alla famiglia Orsini; nell'anno 1594 estintisi gli Orsini, tornò allo Stato Pontificio. Dal 1605 al 1795 fu sede del Governatore della Sabina; nel frontone del palazzo che fu dei governatori, si può vedere ancora oggi lo stemma degli Orsini.

Nel centro storico vi si trovano il Palazzo Pistolini attribuito al Vignola e il Palazzo Piacentini ad Antonio da Sangallo il Giovane. Di notevole pregio è la chiesa di Santa Maria dell'Annunziata edificata nel XIII secolo; il campanile fortemente danneggiato e ricostruito, conserva intatto il fascino primitivo: risale infatti al X secolo.

Il Convento che apparteneva ai Frati Cappuccini, con la chiesa dedicata a Sant'Andrea, patrono di Collevecchio, è stato edificato nel 1595. Nel refettorio del convento si può ammirare restaurato un affresco del XVI secolo raffigurante l'Epifania, attribuito alla Scuola Veneta.

LA SABINA
La Terra Sabina, resa immortale da imperatori e poeti dell'Antica Roma è nota come patria di belle donne, per via del "ratto delle sabine".
Anche San Francesco d'Assisi l'ha amata e percorsa, eleggendo come propria dimora alcuni dei luoghi più suggestivi. Il suo nome deriva dall'antico popolo dei Sabini, incline all'arte e alla contemplazione, che vi si stanziò in età preromana.

La sua bellezza, naturale e paesaggistica, è data dalla composizione collinare del territorio. A est si stagliano gli Appennini e la Via Salaria, l'antichissima "Via del Sale" che collega la Sabina a Roma, ad ovest la Valle Tiberina.

Numerosi villaggi conservano intatto il fascino medievale di chiese, palazzi e fortificazioni sormontate da torri. Antichi borghi abbarbicati su alture impraticabili, testimoniano la tenacia e l'indole contemplativa di questo popolo. Proverbiale è la conviviale cordialità dei Sabini che unita alle produzioni locali di enogastronomia fanno di questa regione il luogo privilegiato per una vacanza indimenticabile.

TORRI IN SABINA
Torri in Sabina si trova nei pressi di Forum Novum, che è uno dei primi centri romani del territorio della Sabina. In epoca medioevale era rinomato per le sue fortificazioni; il castello risale al 1200.

Fu feudo degli Orsini i quali fecero costruire il palazzo in cui abitarono fino al 1698. Nel 1728 passò definitivamente allo Stato Pontificio.
Nel centro storico si trovano la Collegiata di San Giovanni Battista e la chiesa di San Nicola di Bari. Di notevole interesse è il Museo territoriale dell'Agro Foronovano.

ROCCHETTE
Rocchette insieme alla fortezza gemella Rocchettine domina una gola che è uno dei luoghi più suggestivi della Sabina.
Da Collevecchio, percorrendo la strada provinciale per Cottanello, si raggiunge in meno di 30 minuti. Il paese di Rocchette è abitato solo in parte, ma l'accesso è possibile solo a piedi o a dorso di mulo! Le pareti delle case s'intersecano con le rocce e sulla cima si gode una meravigliosa vista sulla valle Tiberina.
Il borgo di Rocchettine,ormai abbandonato perché la roccia su cui poggia si va sfaldando, conserva il suo aspetto medievale. Si hanno notizie dei due castelli dal Medioevo con i loro nomi originari Rocca Bertalda e Rocca Guidonesca già proprietà dello Stato Pontificio.

TARANO
Tarano in provincia di Rieti, a pochi minuti dall'agriturismo, è la città che si ritiene abbia dato i natali al beato Agostino Novello.
Tarano faceva parte dei possedimenti dell'Abbazia di Farfa fino al 1207 quando passò alla Camera Apostolica a cui rimase, salvo il periodo in cui fu proprietà prima dei Savelli e poi degli Orsini.
La sua struttura urbanistica, le costruzioni, i passaggi a volta, le viuzze, e alcuni ruderi, rivelano le origini medievali.
La chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, impreziosita dal campanile datato 1114, è stata recentemente restaurata; al suo interno si conservano una tavola a tempera del XVI secolo e una Pietà in terracotta del XV.

CASCATA DELLE MARMORE
A circa 50 Km da Villa San Giò, costeggiando il fiume Nera, si perviene nei pressi della bella Villa Graziani Pressio che ospitò il Byron nel 1817. Dopo una svolta quasi improvvisamente, dall'altopiano delle Marmore che si ha di fronte, appare la bianca massa delle acque precipitanti e poco dopo si vede tutta la Cascata con i suoi tre salti per il dislivello complessivo di m. 165.

Il fragore delle acque spumeggianti che quando il sole è basso si colora dell'iride, nel verde scenario d'intorno è uno spettacolo da non perdere.

FIANELLO
Fianello è un antico borgo medievale raggiungibile dall'agriturismo in circa 30 minuti.
Negli archivi dell'Abbazia di Farfa è custodito l'atto di cessione di Fianello a Farfa, formalizzato nel 1036.

La struttura urbanistica del borgo è chiusa da due porte: poderosa la porta d'accesso. La chiesa di S. Giovanni Battista sorge su un lato dell'unica piazza; a fianco della chiesa si erge la Torre medievale longobarda a pentagono (VI-VII sec.d.C.), raro esemplare di torre pentagonale con volta a vela. Sul lato opposto della piazza sorge il Palazzo che fu dei Colonna e poco oltre il Forno monumentale.

Il Borgo, adagiato su un cocuzzolo e costretto negli antichi spazi, proietta il visitatore in un'epoca remota, grazie anche alla sapiente cura dei nativi che, emigrati altrove, mantengono viva la cultura e le tradizioni. Di particolare interesse è la chiesa di S. Maria Assunta che sorge fuori dal borgo. Ha origini altomedievali: navata unica e altare sopraelevato in stile romanico, come risulta dai capitelli della cripta ben conservata, ricavati dai materiali utilizzati nell'ultimo recente restauro.

VESCOVIO
Vescovio fu per eccellenza sede vescovile da cui il nome, in un certo senso contrapposta a Farfa.
La chiesa di Santa Maria della Lode fu cattedrale e sede del vescovo di Sabina fino al 1495. La sua edificazione risale al IX secolo, ma il campanile fu costruito più tardi (XII secolo).

La pianta è a croce latina a navata unica, le pareti decorate da un ciclo pittorico, raffigurano eventi del Nuovo e dell'Antico Testamento. Sulla controfacciata l'affresco di un grandioso giudizio universale.

La cripta di epoca più remota, sorge sui resti di una chiesa preesistente edificata a sua volta su un edificio romano. All'esterno la spianata con gli scavi del municipio romano.

STIMIGLIANO
Stimigliano è un paese adagiato sulla riva sinistra del Tevere, sembra sorgere sui resti di una villa romana che appartenne alla famiglia Settimia. Nel medioevo fu feudo degli Orsini.

Il centro storico di Stimigliano si caratterizza per l'accesso attraverso una porta bugnata del XVI secolo e per il Palazzo Baronale, ampliato e arricchito di numerosi affreschi da Enrico Orsini nella metà del Cinquecento.

NARNI
Antichissima contrada ai confini tra il Lazio e l’Umbria, Narni diede i natali a Cocceio Nerva (31 a.C.)censore e imperatore di Roma e ad altri letterati e umanisti, nonché al Gattamelata.
Sorge su un colle fitto di olivi e conserva quasi intatte le caratteristiche medievali con i suoi monumenti e i suoi angoli pittoreschi. Il nome romano “Narnia” deriva da “Nar”, Nera, il fiume che l’attraversa a valle.
Gli edifici, le chiese e l’insieme architettonico della cittadina testimoniano le alterne vicende di gloria e sconfitte che l’hanno attraversata. La piazza Garibaldi ornata di una fontana, è il centro della città.


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