L’Umbria, si sa, è uno dei posti più ospitali d’Italia. Non solo per i numerosi agriturismo e case vacanze. L’Umbria si scopre posto ricco di arte e storia.
L’Umbria, si sa, è uno dei posti più ospitali d’Italia. Non solo per i numerosi agriturismo e casa vacanze, che offrono soluzioni dal più semplice bed & breafast alla pensione completa. Non solo per i locali che offrono la gustosa tipica cucina locale. Non solo per i paesaggi verdi e rilassanti. L’Umbria si scopre posto ricco di arte e storia.
Adagiata nell’alta Valle del Tevere, perfettamente armonizzata, tra natura, storia, gastronomia, arte antica e contemporanea, Città di Castello in provincia di Perugia, si rivela una perla nel generoso mare verde delle colline umbre, a pochi passi dal confine con Toscana e Marche, offrendo al visitatore un gradevole connubio tra storia e natura, grazie anche ai numerosi agriturismi presenti nella zona.
Come uno scrigno antico, la città schiude i suoi tesori in un contorno storico che riporta il visitatore nel fascino di un tempo ormai passato. Tappa obbligatoria per gli amanti dell’arte è il Palazzo Vitelli alla cannoniera, sede della pinacoteca comunale. La prima cosa che colpisce è l’allestimento. Le tele, infatti, trovano naturale sistemazione in stanze riccamente decorate, e arredate secondo lo stile dell’epoca rinascimentale, quasi a testimoniare il fermarsi del naturale fluire del tempo. Rimarchevole il bellissimo salone, riccamente affrescato con scene di battaglie tratte dalla storia, da Annibale a Carlo Magno.
Le opere esposte vanno dal XIV al XX secolo, per l’abile mano di artisti sconosciuti, ma anche di maestri come Raffaello, Luca Signorelli, Carrà, De Chirico, De Pisis e Guttuso.
Da sottolineare la mostra malacologica permanente situata al piano inferiore, una bellissima e suggestiva raccolta di conchiglie provenienti da tutto il mondo..
Nel museo del duomo possiamo invece ammirare fini esempi di oreficeria, come il Tesoro di Canoscio, una collezione di 25 oggetti esemplari di arte paleocristiana, o l’altare d’argento di Celstino II, del XII secolo.
Chi ama l’arte moderna non può invece perdersi la collezione della Fondazione Burri, dislocata in due edifici. A palazzo Albizzini e presso gli ex seccatoi del tabacco, dove si possono ammirare le opere di Alberto Burri, geniale ed innovativo artista locale. La ricerca di Burri lo ha portato ad utilizzare ed elevare a forma d’arte i materiali più comuni ed impensabili, come plastica, legno, metallo e sacchi di iuta.