La provincia di Cagliari in un accogliente agriturismo
La Sardegna è una terra fiera e orgogliosa, fortemente legata alle sue tradizioni, ma attraversata da un fermento e da uno spirito di innovazione insospettabili.
Questa commistione tra linguaggi antichi e contemporanei si respira soprattutto nel capoluogo, Cagliari, città dalle mille sfaccettature.
La Cagliari storica è rappresentata dal quartiere Castello, che la domina dall’alto come un vecchio volto che porta incisi su di sé i segni indelebili del passato: i resti delle antiche mura, le torri di San Pancrazio e dell’Elefante, le strette strade bombardate durante la guerra.
Una delle massime espressioni tradizionali della città sono le botteghe artigiane i cui abiti e le cui ceramiche, pur conservando l’autenticità delle memorie sarde, non appaiono affatto datati, ma strizzano l’occhio alle logiche di mercato e alle mutate esigenze di oggi, riuscendo mirabilmente a trasmettere lo spirito del tempo attraverso un design quanto mai attuale.
Piacevolmente stupiti da questo vento di novità, possiamo meglio apprezzare una delle tante mostre che si tengono presso spazi espositivi particolarmente originali, come l’Exma, ricavato da un vecchio mattatoio. Un esempio concreto e intelligente di come il recupero di spazi inutilizzati possa assumere un prezioso valore culturale.
Probabilmente solo conoscendo a fondo le proprie origini si riesce a costruire un futuro dotato di senso e i presupposti di sicuro non mancano a Cagliari, grazie alle tante testimonianze storiche. Una da non perdere è l’Anfiteatro Romano, il più importante monumento di età classica esistente in Sardegna. Risale al Il sec. d.C. e fu costruito per contenere oltre 20.000 spettatori.
Continuiamo a percorrere il simbolico ponte che unisce passato e presente ammirando lo splendido mare di Cagliari: una distesa d’azzurro limpida e avvolgente, che riporta alla mente tempi antichi, di navi romane e fenicie; tuttavia basta dare uno sguardo al trafficato porto commerciale della città, con il continuo viavai di gente di ogni paese, per ritornare ad un presente in continuo movimento. L’attitudine di Cagliari al commercio è dimostrata anche dalla famosa Fiera internazionale della Sardegna, che in primavera ospita espositori di primaria importanza.
Una gita a Cagliari non può dirsi del tutto appagante se si rinuncia ad ascoltare la musica tradizionale che qui non è solo folklore, ma un interesse vivo e partecipato che coinvolge centinaia di persone di ogni età e condizione sociale. Un repertorio tradizionale sul quale si innestano sapientemente nuove conoscenze e nuove modalità sonore.
Ancora un tuffo nel passato visitando la Basilica di San Saturnino, dedicata ai santi Cosma e Damiano, la più antica della città, e poi di nuovo via libera alla contemporaneità con una segnalazione davvero singolare: in diversi periodi dell’anno si organizzano a Cagliari delle mostre artistiche in luoghi alternativi, ovvero presso case, cantine, cucine, garage, scantinati messi a disposizione dalla gente comune in favore degli artisti che desiderano esporre le proprie opere. I proprietari vengono addirittura coinvolti nell’evento, conferendogli un tratto di unicità non replicabile e realizzando una perfetta fusione tra le opere e l’ambiente urbano.
Tanti sono i modi per scoprire il territorio di Cagliari, ma viverlo in agriturismo significa comprendere la dimensione più vera di un luogo dove la voce della tradizione si ode chiara e forte.
Cagliari ieri e oggi: ma come saràCagliari domani? La città è attualmente al centro di un processo di sviluppo urbanistico di rilevanza internazionale e, in questa direzione, ha intrapreso numerosi progetti. Una valida prospettiva a venire è rappresentata dal “turismo industriale”, per far scoprire insediamenti minerari inattivi di grande suggestione e gettare le fondamenta di un nuovo futuro per una città ancorata al passato, ma che vive pienamente il suo presente.
Lo Sapete che?
Nessun giorno dell’anno più del primo maggio consente di avere una visione piena della cultura cagliaritana in una fusione di sacro e profano, dove devozione popolare e folklore si uniscono per celebrare Sant’Efisio, patrono della città. L’evento nasce oltre tre secoli fa da un voto fatto dalla città al santo che, si dice, abbia liberato Cagliari da una terribile epidemia di peste.
La manifestazione inizia con una coloratissima processione che accompagna il simulacro del Santo dalla sua chiesa, nel quartiere Stampace, verso il luogo del martirio, a Nora. Il corteo viene aperto da carri e buoi ornati con tappeti, fiori e utensili, quindi seguono i gruppi folkloristici delle otto province sarde, i cavalieri del Campidano e i miliziani armati di archibugi e sciabole. Vivacissimi i costumi tradizionali delle donne, abbellite da vistosi ornamenti e gioielli. Per ogni cagliaritano si tratta di un evento imperdibile, per i turisti di un’occasione unica per toccare con mano l’espressione più spettacolare di una cultura orgogliosa della sua storia.